Attacchi alle cooperative sui beni confiscati: lo Spi Cgil al fianco di chi resiste
Negli ultimi due mesi si è registrata una preoccupante escalation di attacchi ai beni confiscati alle mafie, oggi gestiti da cooperative sociali impegnate in progetti di legalità e riscatto sociale. A farne le spese sono state soprattutto realtà attive in Campania, Calabria e Sicilia, colpite da atti vandalici, incendi, furti, distruzioni di uliveti secolari e danneggiamenti ai mezzi agricoli.
Nel mirino, in particolare, le cooperative Beppe Montana e Valle del Marro, da anni simbolo di un’antimafia concreta, che ogni giorno restituisce alla collettività quello che le mafie avevano sottratto. Ma anche altre esperienze, soprattutto in Campania, sono state colpite da atti intimidatori che puntano a isolare chi lavora in territori difficili, creando alternative sane ed etiche all’economia criminale.
Di fronte a questi gravi episodi, lo Spi Cgil ha espresso piena solidarietà alle cooperative aggredite, ribadendo il proprio impegno nel sostenere e affiancare chi, anche a rischio personale, porta avanti un lavoro fondamentale per la giustizia sociale e la dignità dei territori.
«Non possiamo permettere che queste realtà vengano lasciate sole – si legge in una nota del sindacato –. I beni confiscati non devono tornare nel silenzio o nell’abbandono, ma restare simboli vivi di riscatto e partecipazione».
Per chi volesse contribuire concretamente, è possibile fare una donazione attraverso il sito di Libera, dove sono disponibili anche tutti gli aggiornamenti: Sostieni le cooperative che resistono